La Credibilità dello Psicologo sul Web
Brian Jeffrey Fogg, uno dei principali studiosi della credibilità su internet ritiene che la credibilità e l’attendibilità che attribuiamo alle informazioni in internet, ai CONTENUTI, siano il risultato di valutazioni prevalentemente intuitive e immediate: scansioniamo una pagina web soffermandoci inconsciamente ed intuitivamente sugli elementi a noi già noti ed è su di essi che effettuiamo una valutazione interpretativa a livello cosciente.
Stando a questa teoria detta appunto Teoria riconoscimento-interpretazione, tendiamo a considerare maggiormente credibile quanto leggiamo su un sito internet se:
- la sua interfaccia grafica, l’estetica, è gradevole e dà l’idea di essere professionale (parliamo allora di credibilità superficiale), in questo caso tendiamo ad attribuire un alto livello di professionalità anche ai contenuti senza averli nemmeno letti;
- le informazioni sono organizzate in maniera chiara e professionale, anche in questo caso supporremo che le stesse qualità le abbiano anche i contenuti;
- i contenuti della pagina che stiamo visitando risultano focalizzati sull’argomento principale del nostro interesse;
- non abbiamo la percezione che il fine del sito sia quello di venderci qualcosa.
La percezione della credibilità su internet è dunque tutt’altro che oggettiva, è soggetta a valutazioni
spesso intuitive, superficiali a volte addirittura pregiudiziali e solo in parte dipendente da unavalutazione attenta dei contenuti.
Attenzione dunque a non lasciarsi “abbagliare” perchè su internet si trovano anche false notizie e informazioni spesso contrastanti, parziali o semplificate e rischiano di essere ritenute attendibili proprio sulla base di quanto detto sopra. Il facile accesso alle informazioni non significa che sia facile destreggiarsi tra esse.
Ma c’è anche un altro elemento, sempre definito da Fogg, che determina l’attendibilità di un contenuto su internet: la credibilità stimata, ovvero le opinioni di terzi su un determinato contenuto o sito web.
Facciamo un esempio, pensiamo ad un sito come eBay: la reputazione qui ha un peso rilevante, basta un errore nel gestire le transazioni, una cattiva recensione, una cattiva valutazione e l’affidabilità ne risente e di conseguenza le vendite ne risentono. La cattiva reputazione allontanerà futuri potenziali clienti.
Stiamo parlando della versione virtuale del tradizionale “passaparola”: una rete di blog, forum e social network in cui si condividono esperienze e informazioni che concorrono a costruire, in senso sia positivo che negativo, la reputazione non solo di siti internet (eBay) ma anche di persone (i venditori su eBay), e anche di persone che con la loro reputazione e col “passaparola”, virtuale o meno, ci lavorano.
Ma esistono anche altre realtà che conosciamo che basano tutto sul concetto di credibilità stimata. Conosciamo piattaforme come TripAdvisor o se pensiamo ai professionisti Mio Dottore o ProntoPro…
Articolo a cura della dott.ssa Francesca Di Girolamo
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